Se volete costruire tettoie, verande, tende, pensiline e altri elementi simili che riparano dal sole, dovrete informarvi accuratamente sulle normative vigenti nel vostro comune di residenza, poiché bisogna ottenere una serie di permessi prima di iniziare i lavori.

Queste strutture permettono di massimizzare la funzionalità dei vostri spazi esterni e di valorizzarne il design, dandovi la possibilità di godere del vostro giardino o balcone anche d’estate.

Permesso di costruire, DIA e concessione edilizia per tettoie, verande, tende e pensiline

I permessi e le autorizzazioni che bisogna richiedere all’ufficio comunale cambiano in base alla tipologia di struttura che si vuole installare sul balcone, terrazzo o in giardino. Se abitate in un condominio, ricordate che dovrete informare gli altri condomini e l’amministratore per assicurarvi di non interferire con il regolamento condominiale e di non creare disagio a nessuno.

Solo successivamente, in seguito ad un riscontro positivo, sarà possibile dare il via ai lavori. Inoltre, prima di recarvi in Comune ad effettuare la richiesta per il permesso di costruire tettoie, pensiline o altro, dovrete capire in quale “categoria” rientra la struttura che volete installare. Questo vi permetterà di identificare il titolo abilitativo per il quale dovrete richiedere l’autorizzazione.

Attraverso il Regolamento Edilizio disponibile al vostro ufficio comunale di riferimento potrete capire cosa vi serve esattamente. Successivamente, potrete rivolgervi ad un geometra o architetto che vi aiuterà durante tutta la procedura necessaria per costruire pensiline e tettoie e potrà darvi anche indicazioni per quanto riguarda le tende e le verande.

La funzione della struttura permette di identificare la categoria di tettoie, pensiline, tende e verande: potrebbe essere un elemento valido per creare un po’ d’ombra e/o proteggere lo spazio esterno dai vari cambiamenti atmosferici, oppure potrebbe trattarsi di una struttura che consente di incrementare la metratura di un’area vivibile all’interno dell’abitazione.

Un aspetto molto importante di cui bisogna tenere conto è che la giurisprudenza relativa all’edilizia tiene conto della tipologia di struttura anche in base a parametri come l’amovibilità: si definisce precaria una struttura che può essere eliminata senza particolari lavori e, in questo caso, normalmente, la struttura non necessita della richiesta del permesso di costruire.